BlaBlaCar: condividi un posto in auto!



Perchè acquistare un'automobile se possiamo avere lo stesso servizio che ci offre questo mezzo ma senza esagerati costi di assicurazione, bollo, ipt, pra, carburante, ecc.?
BlaBlaCar come tanti altri sistemi, ci permette di condividere la nostra auto o avere un posto in auto di persone che come noi percorrono la stessa tratta da noi desiderata, per lavoro, per tempo libero, affari, per qualsiasi situazione in genere.
Il costo viene diviso tra gli occupanti, solitamente deciso dal conducente prima della prenotazione. Si risparmia tantissimo e non ci sarà bisogno di avere un'auto personale, costosissima da mantenere. Inoltre per chi possiede un'auto può risparmiare su i viaggi che condivide con altre persone che prenotano un posto in auto con BlaBlaCar o altro servizio.
Un servizio davvero molto interessante in quanto la quasi totalità degli automobilisti conduce senza passeggeri a bordo, per cui utilizza un'auto da 5 posti per trasportare una sola persona, non è un controsenso? Non è una pazzia? Mediamente 1300 kg per auto per trasportare una sola persona di 80 kg è davvero ridicolo...
La soluzione c'è, alla portata di tutti, inoltre ne guadagnerebbe la nostra salute e l'ambiente per la drastica riduzione di inquinamento se molti utilizzassero questo tipo di servizi.



Ecco alcuni dettagli su BlaBlaCar:
Non chiamatelo car sharing. Meglio dire car pooling o covetturaggio: la condivisione dell'auto avviene tra persone che percorrono lo stesso tragitto, come insegna il modello Blablacar , il sito dove si offrono passaggi in auto in cambio di una somma di denaro, per le spese di benzina e autostrada. Ed è boom in Italia. Ma non solo: come ha scritto qualche giorno fa il quotidiano inglese The Telegraph, oggi Blablacar in Europa fa muovere più persone dei treni Eurostar.
Il merito va sicuramente ai prezzi: un passaggio da Napoli a Milano nei giorni a ridosso di Natale veniva offerto all'incirca a 30 euro, un terzo del costo del viaggio in treno con Italo e Frecciarossa negli stessi giorni. Le tariffe non possono superare una certa soglia affinché il conducente non ne tragga un guadagno economico, per non rischiare di andare contro la legge. Poi c'è l'effetto social: la possibilità di fare nuove amicizie viaggiando, senza rischiare di finire come in The Hitcher (il film horror incubo di tutti gli autostoppisti, ndr): ogni utente di BlaBlaCar ha infatti una scheda dove gli altri possono leggere il suo livello di esperienza. E chi offre un passaggio si sottopone alla dura legge dei feedback, con la possibilità di vedere messa per iscritto l'opinione di chi ha viaggiato con lui.
Il funzionamento del servizio è intuitivo: ci si iscrive, si riempie un profilo, specificando che tipo di viaggiatore siamo (chiacchieroni? fumatori? silenziosi?) e l'auto che guidiamo. Poi ci si propone per dare o chiedere un passaggio in base a partenza e arrivo. In alternativa si può cercare tra le offerte che sono già online e accordarsi per il viaggio.
Lanciato in Francia nel 2004, Blablacar funziona in tutta Europa, anche grazie alle app per iPhone e Android che permettono di concordare passaggi e itinerari dal cellulare. Curiosamente è la versione italiana quella che macina più sostenitori su Facebook: 850 mila fan contro i 325 mila del sito francese e i 144 mila della versione tedesca. Un'ulteriore testimonianza del successo ottenuto negli ultimi mesi nel nostro paese. Forse perché il Blablacar italiano parte dall'esperienza positiva di Postoinauto.it, sito fondato nel 2010, in seguito entrato entrato a far parte del network francese.  Poi, il caro trasporti, la crisi e l'aumento dei prezzi della benzina hanno fatto il resto.
Tratto da: http://mytech.panorama.it

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