Perché le tasse non sono dovute - Libro da leggere



Un libro che noi tutti dovremmo leggere è: "Perché le tasse non sono dovute" di Paolo Maleddu. Qui di seguito viene riportato un estratto molto interessante.

- Premessa indispensabile per affrontare un dogma apparentemente inattaccabile come quello del pagamento delle tasse, la conoscenza delle sofisticate tecniche di distrazione di massa utilizzate dal grande circo mediatico di proprietà dei Grandi Usurai internazionali.

Rifacendomi al concetto del recinto utilizzato nel libro “Il Paradiso Terrestre”, pubblicato nel 2013:

“Per intraprendere con profitto questa liberatoria passeggiata nel mondo della moneta è bene renderci conto di quale sia l’attuale condizione dell’essere umano omologato in una massa senza forma, volto e voce.

Quantunque doloroso ed umiliante sia ammetterlo, siamo tutti vittime più o meno inconsapevoli di un inganno mediatico virtuale incredibilmente efficace. Una fiction montata con tanta maestria da essere percepita come realtà.
Senza rendercene conto, trascorriamo tutta una vita all’interno di un recinto, simile all’ovile nel quale i nostri amici pastori rinchiudono le pecore o al famoso corral dei film western nel quale venivano tenuti cavalli e mandrie di bovini da macello.
Proprio come le pecore e quei pacifici ruminanti dall’espressione non certo intelligente, trascorriamo tutta una vita all’interno del recinto, liberi di vagare senza meta in spazi estremamente limitati, in innaturale contrasto con gli sconfinati orizzonti del pensiero umano e dell’immensità dell’Universo.

Non vedendo intorno a noi robuste staccionate che ci impediscano di uscire, non ci accorgiamo di essere prigionieri e non cerchiamo la libertà.
La gabbia è virtuale, costruita con sbarre invisibili ma molto più robuste di quelle in ferro. Sdraiati sul divano, col telecomando in mano e una Tv sempre sintonizzata che ci illumina, ci sentiamo pure comodi al suo interno.
Le sbarre sono fatte di dogmi economici e religiosi, mistificazioni, storia menzognera, stampa asservita, informazione occultata, talk show e giochi a premi, Hollywood e spot pubblicitari: la superficiale cultura mediatica che ha la funzione di impedirci l’accesso ad una Conoscenza superiore.
Se non iniziamo con lo spegnere la Tv, difficilmente riusciremo a venire fuori dal recinto.

“No, io no ... Io mi informo ... leggo tutti i giorni La Repubblica ... l’Espresso ... Non guardo la Rai ... guardo Sky, i documentari ...non mi faccio fregare, Io ...”

Non potendoci portare tutti in prigione, con la Tv ci hanno portato la prigione in casa. Una gabbia mentale.”

Per potersi impossessare dell’emissione del valore monetario che appartiene al popolo e mantenerne la gestione, i Grandi Usurai si sono dovuti assicurare pure il monopolio dell’informazione per mantenerci di proposito ignoranti in materia monetaria. La truffa dell’emissione monetaria non si potrebbe tenere in piedi senza la corrispondente disinformazione propagandata da scuola, stampa, tv e cinema.
La nostra ignoranza è la loro forza: ecco perché mai nessuno nella scuola dell’obbligo, dalle elementari sino ai corsi universitari, ci ha mai spiegato cosa sia il denaro e quale sia la sua funzione.

Ammoniva Bertrand Russell: “L’uomo nasce ignorante. L’educazione lo rende stupido”. -
 
 

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